Ragù, Genovese, Pizze fritte e tanto altro
Dove mangiare nei Quartieri Spagnoli
Cosa e dove mangiare nei Quartieri Spagnoli
Ragù, Genovese, Pizze fritte e tanto altro
Ti mostreremo dove mangiare e bere a Napoli, nei migliori ristoranti, pasticcerie e aperitivi dei Quartieri Spagnoli per mangiare napoletano e spendendo poco (il giusto).
Ogni luogo è stato recensito personalmente, abbiamo scelto solo i migliori posti dove mangiare e bere (per l'aperitivo abbiamo una pagina dedicata).
Oggi, i piatti napoletani sono amati in tutto il mondo per la loro autenticità e la combinazione unica di sapori che fondono la cucina aristocratica e quella popolare. Dal celebre ragù napoletano alla pizza margherita, la cucina napoletana tipica offre un'esperienza culinaria senza paragoni, radicata in una storia lunga e affascinante.
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La cucina napoletana è un tesoro culinario con radici che affondano nel periodo greco-romano, evolvendosi nel corso dei secoli attraverso l'influenza di diverse dinastie che hanno governato Napoli e i suoi dintorni. Questa ricca storia culinaria è stata fortemente influenzata dalla presenza di una corte reale a Napoli fin dal XIII secolo, portando alla creazione di due distinti rami gastronomici: la cucina aristocratica e la cucina popolare.
La cucina aristocratica napoletana è caratterizzata da piatti sofisticati e influenze internazionali. Questi piatti erano spesso preparati con ingredienti prelibati e raffinati, riflettendo il gusto dei nobili che ressero il potere in città. D'altra parte, la cucina popolare napoletana è strettamente legata alla ricchezza di ingredienti locali e alle tradizioni culinarie della regione. Questa cucina è il frutto di secoli di tradizione e riflette l'autenticità del territorio.
Nel corso del tempo, queste due tradizioni gastronomiche si sono mescolate, creando una vasta gamma di prelibatezze che compongono la cucina tradizionale e tipica napoletana.
Pasta patate e provola, Ragù napoletano e Genovese
Ragù Napoletano, generalmente cucinato con carne di bovino e suino fatte rosolare lentamente e per almeno 6 ore nella salsa di pomodoro.
La Genovese, stesso procedimento del ragù napoletano ma con l’aggiunta di tante cipolle ma con cottura nel vino.
La Bolognese, trito di carne prima soffritto e poi con aggiunta di pomodori.
I maccheroni lardiati, battuto di lardo soffritto con aglio con poi aggiunta di pomodori.
Pasta patate e provola, crema di patate, sedano, carote e cipolle con concentrato di pomodoro poi ripassata al forno con provola.
Scialatiello ai frutti di mare, o allo scoglio generalmente con vongole, scampi e calamari con qualche pomodorino.
Lo Scialatiello deriva dalle parole "scialare" (godere in napoletano) e "tiella" (ovvero padella), è un formato di pasta lungo simile agli spaghetti ma più grossi, è stato ideato ad Amalfi ed ora utilizzato in tutta la Campania.
Pasta fagioli e cozze, piatto molto cremoso dove il sapore dei fagioli si sposa benissimo con le cozze.
Spaghetti alla Nerano, piatto nato a Nerano in costiera a base di zucchine fritte e provolone del monaco.
Calamarata, paccheri con calamari e sughetto di pomodorini fresco.
Sartù di Riso, ciambellone di riso condito con piselli, funghi, pancetta, uova e salsicce.
Salsiccia e friarielli, polipetti alla luciana, gatò di patate
Salsicce e friarielli, tipico abbinamento utilizzato anche su base pizza, salsicce di maiale e friarielli (tipica verdura appartenente alla famiglia dei broccoli, con sapore amarognolo) che vengono soffritti in olio e aglio.
Tracchie al sugo, costine di maiale generalmente utilizzate per il classico ragù napoletano da cui poi deriva questo secondo piatto.
Carne alla pizzaiola, generalmente fettine di vitello soffritte in padella con aglio e poi con aggiunta di passata di pomodoro e origano.
Polipetti alla luciana, di solito si utilizzano i moscardini da soffriggere con aglio e con poi aggiunta di passata di pomodoro e prezzemolo, a volte leggermente forti.
Impepata di Cozze, cozze (meglio se bacolesi) con in padella con aggiunta di pepe fresco.
Baccalà al pomodoro, baccalà fritto e poi ripassato nel pomodoro.
Alici dorate e fritte, alici con farina e uovo che permettono di creare una pastella in fase di frittura.
Mozzarella di Bufala, due scuole di pensiero entrambe buonissime, c’è la mozzarella Casertana e quella di Battipaglia, rispettivamente una più sapida e densa di sapore e l’altra più delicata e lattosa.
Provola, qui la padrona indiscussa è la provola di Agerola, affumicata o non sempre ottima.
Gatò di patate, pasticcio a base di patate, salame napoletano, parmigiano, prosciutto cotto, uova e fiordilatte cotto in forno.
Crocchè, pizza fritta e frittatina di pasta
Crocchè di patate, composto di patate schiacciate, farcito di mozzarella e prosciutto, poi ripassato in uovo e pangrattato e fritto.
Timballo di bucatini amalgamato generalmente con piselli, prosciutto, besciamella, carne macinata, parmigiano e pecorino, successivamente messo in una pastella e poi fritto.
Ciurilli ripieni, sono i fiori di zucca che vengono chiusi con interno di ricotta e salame napoletano e poi fritti con una pastella.
Zeppolelle, pasta cresciuta fritta.
Pizza a portafoglio, pizza rotonda più piccola di quella tradizionale poi ripiegata sui propri lati in modo da essere trasportabile facilmente.
Pizza fritta cicoli e ricotta, pizza fritta ripiena di ricotta e cicoli ottenuti dalla lavorazione del grasso del maiale, fatto prima bollire e poi dove la parte liquida viene fatta solidificare.
Pizza di scarole, impasto di pane con doppio strato generalmente faricta di scarole, olive, acciughe e capperi.
Casatiello, rustico tipico del periodo pasquale, un impasto di pane condito con strutto, salame, uova, formaggio, ciccioli e uova.
Per e ‘o musso, fast food per eccellenza napoletano, lo vendono in macelleria o sui carretti nelle zone pedonali è composta da un piatto frattaglie di maiale e vitello, bollito e a freddo condito con limone e sale.
Taralli ‘nzogna e pepe, classici taralli napoletani con generalmente mandorle incastonate, sono caratterizzati dalla presenza della ‘nzogna ovvero la sugna di maiale che dà sapore al tutto.
Parmigiana di melanzane, zucchine alla scapece, melenzane a funghetto
Parmigiana di melanzane, composto di melenzane fritte e poi disposte a strati con fiordilatte e passata di pomodoro a congiungere i vari strati passata poi in forno.
Melenzane a barchetta, svuotate prima del loro interno, che viene condito con olive, capperi, basilico, formaggio e pomodorini, poi ricomposte e passate al forno.
Melenzane a funghetto, tagliate a cubetti, fritte e poi ripassate in padella con pomodorini e basilico.
Puparuoli mbuttunati, ovvero peperoni imbottiti con carne macinata, pane, uova, olive e capperi.
Zucchine alla scapece, zucchine tagliate a rondelle prima fritte e poi condite con menta e aceto.
Scarole, tipico condimento anche a base pizza, sono fatte appassire e poi soffritte in pentola con aglio, olive e acciughe.
Spaghetti alla Nerano, piatto nato a Nerano in costiera a base di zucchine fritte e provolone del monaco.
Pastiera, Babà e Sfogliatelle
Babà, “Hai voglia 'e mettere rum, chi nasce strunz' nun po' addivintà babbà” (è inutile mettere il rum, chi nasce idiota non puà diventare babbà), proverbio che sottolinea la dolcezza e il classico sapore al rum del babà.
Torta Caprese, torta a base mandorle, cioccolato fondente e uova, è morbida e umida all’interno, con crosta esterna.
Struffoli, tipici del periodo natalizio e talvolta pasquale, sono piccole sfere fritte di pasta dolce croccanti, condite con miele, canditi e confetti colorati.
Zeppole di San Giuseppe, ciambelline di pasta choux ripiena di crema alle amarene fritta o al forno.
Pastiera napoletana, dolce tipico di pasqua fatta con pasta frolla farcita da crema fatta con grano, ricotta e canditi, la ricetta risale all’antica legenda di Partenope, progenitrice di Napoli, i cui abitanti per ringraziarla le donarono gli ingredienti per la Pastiera: ricotta, uova, farina, grano tenero, acqua di fiori di arancio e zucchero.
Sfogliatella, riccia o frolla? Prima di decidere te le spieghiamo noi. La sfogliatella riccia è costituita da pasta sfoglia croccante con interno di una magica crema di ricotta, scorza di arancia candita, semolino, cedro, vaniglia e cannella. La frolla? Praticamente ripieno identico ma con esterno fragrante, sicuramente devi provarle entrambe.
Nuvola (fiocco di neve), è uno dei dolci entrato più di recente nela tradizione dolciaria partenopea. Come fa intendere il nome è una brioche morbida e leggera con interno di crema al latte e ricotta.
Delizia al limone, tipico della pasticceria sorrentina è a base di pan di Spagna con interno di panna, latte e limoni sorrentini.
Ministeriale, dolce a forma di medaglione con crema al liquora interna, esterno in cioccolata fondente.
Testa di moro, dolce partenopeo composto di pan di spagna con interno in crema pasticcera ed esterno di crema e granella al cioccolato.
Caffè, limoncello e vini tipici
Caffè, sempre molto stretto quello napoletano fortemente aromatico e servito con bicchiera d’acqua (da bere prima per preparare il palato).
Vino Rosso, i migliori vini rossi campani, caratteristiche e abbinamenti:
Vino Bianco, i migliori vini bianchi campani, caratteristiche e abbinamenti:
Liquori, i liquori tipici campani sono: limoncello, nocino (base di nocciole), strega (tipico beneventano), finocchietto, mandarinetto.
Siamo andati in ogni singolo vicolo solo per raccontartelo
Scopri posti unici per assaporare cultura e tradizioni napoletane